Cerca

Effetto calmiere sui prezzi dell’energia elettrica.

Il fotovoltaico ha contribuito a calmierare il prezzo dell’elettricità nelle ore di maggiore richiesta, tanto che oggi il picco delle ore centrali della giornata è scomparso. Questo effetto si chiama Peak Shaving e in questo modo nel solo 2011 è stato generato un risparmio di: 400 milioni di euro.

Riduzione delle emissioni di CO2.

La riduzione delle emissioni di CO2, oltre che essere un dovere verso le future generazioni, ha anche delle immediate ricadute economiche positive. Grazie alla capacità installata al 2030, saranno evitate in quell’ anno tra 68 e 83 milioni di tonnellate di CO2. I benefici totali, calcolati lungo la vita utile degli impianti, sono
compresi tra 107 e 131 miliardi di euro.

Sanzioni evitate.

La crescita del fotovoltaico sta spingendo le rinnovabili italiane verso gli obiettivi europei fissati dalla Direttiva 20-20-20. Il mancato raggiungimento degli obiettivi di Kyoto comporterebbe delle onerose sanzioni. Sotto questo profilo la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili ha permesso al Paese di risparmiare negli ultimi tre anni: 590 milioni di euro.

Risparmio sui costi futuri dell’energia.

Il prezzo delle fonti fossili è destinato a crescere considerevolmente nel futuro prossimo, al contrario delle rinnovabili. È evidente che le risorse economiche destinate alle rinnovabili sono UN INVESTIMENTO: un impianto fotovoltaico si paga una volta e non ha più bisogno di combustibile. Le risorse economiche destinate alle
fonti fossili sono solo UN COSTO.

Meno dipendenza.

Il fotovoltaico e la generazione distribuita sono un nuovo paradigma da perseguire con decisione. Ad esempio perché RIDUCE LA NOSTRA DIPENDENZA dai Paesi da cui acquistiamo carburante fossile. Oppure perché prodursi da soli l’energia elettrica significa fare in modo che le stesse famiglie, le nostre imprese, le nostre pubbliche amministrazioni, siano meno dipendenti dai fornitori di energia elettrica e dalla loro (legittima) necessità di generare profitti e utili per gli azionisti.

Vantaggi diffusi.

Secondo una ricerca curata dal prof. Andrea Gilardoni dell’Università Bocconi relativo ai reali costi–benefici delle rinnovabili in Italia, i benefici potrebbero arrivare nel 2030 a 79 miliardi di euro suddividisi in: -maggiore occupazione -mancato import di combustibili fossili -export netto dell’industria -riduzione del prezzo di picco dell’energia.

Estratto da SolareBusiness, maggio 2012

Fonti: Università Bocconi, Irex Annual Report, Kyoto Club, Anie-Gifi