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Questo articolo per spiegare una casistica di guasto non troppo frequente ma proprio per questo più difficile da risolvere nel caso si presenti, lo scatto dell’interruttore differenziale per somma di dispersioni. per individuare questa casistica di guasto occorre un multimetro digitale ed uno strumento per il test degli impianti elettrici.

Di solito la situazione che si evidenzia è che lo scatto del differenziale non avviene con l’accensione di una apparecchiatura (ad esempio un forno), ma con più apparati ( ad esempio l’accensione contemporanea di forno, frigorifero e un altro apparato; può trarre in inganno il fatto che si possa attribuire lo scatto ad assorbimento e quindi ad intervento della parte termica del dispositivo, ma ad una verifica strumentale appare che l’assorbimento stesso sia di molto al di sotto dei dati di targa dell’interruttore.

La prima cosa da verificare è la corrente differenziale con cui l’interruttore “apre”, a questo scopo collegheremo la macchina test all’impianto per verificare la corrente idn di intervento, di solito, per apparecchi comuni a 30 Ma verificheremo che l’apertura avverrà tra i 22 e i 24 Ma. Successivamente si dovranno verificare le correnti di fuga verso terra dei singoli carichi che fanno intervenire la protezione differenziale; a questo scopo prima schunteremo il differenziale effettuando due cavallotti e procederemo ad inserire il multimetro in serie al cavo di terra di ogni singolo carico, leggendo di volta in volta quanti Ma di dispersione esistono.

Vedremo che, ogni carico, o solo uno di essi presenta una dispersione verso terra di x Ma superiore alla norma ma non sufficiente allo scatto se inserito da solo, l’esempio pratico è:

Il differenziale interviene con una corrente di fuga di 22 Ma, il frigorifero disperde 6 Ma, il secondo apparato 6 Ma, ed il forno 12 Ma; appare evidente che il totale delle dispersioni risulta in questo caso di 24 Ma, sufficienti allo scatto, ma appare altrettanto evidente che se il forno è acceso da solo con i suoi 12 Ma di dispersione non riuscirà a provocare lo scatto. In questo modo abbiamo individuato il carico con dispersione maggiore probabilmente prossimo al guasto e nello stesso tempo controllato gli altri carichi e risolto il problema. Una ulteriore soluzione sarebbe di individuare un differenziale con la stessa corrente Idn ma con una sensibilità più vicina ai 30 Ma. Non ci resta che isolare l’elettrodomestico incriminato ed isolarlo dall’impianto. IMPORTANTE!!! Ricollegare i carichi al cavo di terra ed eliminare i cavi di schuntaggio dal dispositivo differenziale.

Si ricorda che queste operazioni DEVONO essere eseguite obbligatoriamente da personale qualificato (tecnici ed elettricisti) L’articolo ha la finalità di spiegazione teorica del fenomeno e non di soluzione fai da te.